WHISTLEBLOWING
Scade il 17/12/2023 l’adeguamento alla normativa obbligatoria del whistleblowing.
Le aziende che hanno impiegato nell’ultimo anno una media di lavoratori subordinati tra i 50 e i 249, devono conformarsi, entro il 17 dicembre, agli obblighi in materia di whistleblowing, previsti dal D.Lgs. n. 24 del 2023.
Scadenza differente invece per le aziende italiane pubbliche e private con più di 250 dipendenti che sono state chiamate a implementare il sistema di segnalazione di illeciti interno entro il 15 luglio scorso.
Attraverso il whistleblowing i dipendenti di un’azienda oppure terze parti (per esempio un fornitore) possono segnalare, in modo riservato e protetto, eventuali illeciti riscontrati durante la propria attività. Per fare ciò vengono individuati dei soggetti terzi che svolgono un’attività di arbitraggio, dovendo intervenire qualora emergano, tramite delle segnalazioni, attività non consentite, ovvero illegali, affinché vengano fermate.
Tutto ciò per le aziende significa dover fronteggiare una serie di adempimenti anche in materia di privacy. Ad esempio, l’obbligo ad eseguire una valutazione di impatto (DPIA) che necessariamente richiede attenzione e un buon grado di competenze specialistiche e, con variabili dipendenti dal contesto, comporta comunque un certo dispendio di tempo e/o denaro.